I 10 passi per la felicità
di Sharmjla
La felicità è davvero qualcosa che dipende dagli altri?
O è invece qualcosa che possiamo raggiungere dentro di noi?
Queste sono le 10 cose che devi sapere per metterti sulla strada della tua felicità:
1) La felicità è uno stato dell’essere
A volte proviamo felicità, siamo felici perché accade qualcosa che desideravamo, oppure otteniamo qualcosa che volevamo. E questa è un’emozione che dipende da una causa esterna. Dopo un po’, qualche ora, qualche giorno, scivola via.
Quando riusciamo invece a far diventare la felicità uno stato interiore che non dipende più da fattori esterni, allora possiamo farla rinascere dentro di noi quando vogliamo.
Per questo ci vuole un grande lavoro
2) Fermarsi un attimo
Noi viviamo in un continuo, frenetico correre, per il lavoro, gli impegni familiari, lo stress, per le preoccupazioni. La nostra mente ci porta a stare la maggior parte del nostro tempo in ritmi incalzanti che ci richiedono performance continue, come cittadini, come genitori, come mariti e mogli, come professionisti.
Quante volte ci fermiamo a stare nel silenzio, per esempio?
Fermarsi, lasciare che il mondo continui a girare senza di noi, è il primo momento per accorgersi che abbiamo un mondo interiore, che abbiamo un corpo, che respiriamo.
Ci accorgiamo di noi
3) Mettersi in discussione
Guardarsi con autenticità smettendo di difenderci dall’ammettere certe nostre mancanze, certi nostri “difetti”. Accettare di avere qualcosa da migliorare caratterialmente, di aver fatto qualche errore. Se vogliamo portare un cambiamento, dobbiamo iniziare da cosa c’è da cambiare.
4) Allontanare il giudizio
Quando giudichiamo qualcuno, cerchiamo di scaricare sull’altro qualcosa che ci ha infastidito o che non è in armonia con noi. Qualcosa che ci disturba. E pensiamo che se l’altro cambiasse questo nostro disagio sparirebbe. In realtà l’operazione che attuiamo è semplicemente il tentativo di allontanare da noi stessi qualcosa che non abbiamo risolto dentro di noi. Non accettiamo quello che quella determinata persona ci suscita. Non considerando che quel sentimento è dentro di noi, è qualcosa che circola dentro di noi. Quando smettiamo di giudicare, ci accorgiamo finalmente delle parole che arrivano da noi stessi. E possiamo rendere costruttiva un’operazione che è sempre solo distruttiva nelle relazioni
5) Non invidiare gli altri
Chi invidia gli altri sta spostando l’attenzione da se stesso verso qualcun altro. Considera che l’altro abbia qualcosa in più di sé, quindi vive sentendosi carente di quelle qualità che riscontra in quella determinata persona. L’osservazione anche in questo caso non è costruttiva e genera infelicità. Se vogliamo renderla costruttiva dobbiamo considerare l’oggetto che ci genera invidia come momento invece di ispirazione. Se ce l’ha fatta possiamo farcela anche noi!
E’ importante, per essere felici, considerare che ognuno abbia delle proprie capacità e qualità, ognuno è unico e irripetibile. Deve solo trovare la propria strada.
6) Sviluppare l’empatia
Quando impariamo a uscire dal giudizio e abbiamo accolto le nostre parti da migliorare, siamo più pronti ad accogliere l’altro in ogni sua espressione. Impariamo che ciò che manifesta appartiene al suo mondo, al suo vissuto personale e ai suoi schemi mentali. Possiamo essere in ascolto apertamente e condividere la sua emozione con partecipazione.
7) Definire i confini
Accogliere l’altro non vuol dire farsi invadere o acconsentire a ciò che non vogliamo per noi. Se sviluppiamo la capacità di ascolto autentico di noi stessi riusciamo a conoscere sempre meglio chi siamo e cosa va bene o non va bene per noi. In questo modo ci è più facile riconoscere quando qualcosa ci disturba e possiamo definire un limite oltre il quale non facciamo entrare quella determinata situazione
8) Imparare a meditare
La meditazione è una pratica che non fa parte della cultura occidentale ma che ci arriva dall’Oriente. Gli orientali, infatti, vivono generalmente in una dimensione di tempo più rallentata. Hanno nella loro abitudine di riservare degli spazi al silenzio e alla pratica dello spirito. Per noi occidentali non è semplice da inserire nella nostra vita ma conoscendola ne possiamo ricevere un gran beneficio. La meditazione non vuol dire assenza di pensieri ma lasciare che questi scorrano senza farci imprigionare e portare via dal momento presente. Imparare a respirare e calarsi totalmente nel momento presente consente di staccare dal rumore mentale e accedere ad uno spazio di quiete che nel tempo si dilata sempre di più e si estende al nostro vivere quotidiano.
La meditazione permette di portare quiete e ascolto interiore ricevendo molto spesso le risposte di cui abbiamo bisogno.
9) Prenderci cura delle relazioni personali
Vuol dire dedicare ascolto, attenzione, tempo ai nostri affetti. Questo è ciò che lasceremo in questa nostra vita, l’amore che siamo riusciti a dare. Quando le relazioni non funzionano bisogna che mettiamo in campo tutta la nostra capacità di ascolto profondo, empatico e sincero, sia di noi stessi sia dell’altra persona, che si tratti di un compagno, di un figlio, amico o genitore. I nostri affetti ci possono arricchire, nutrire ma ci possono anche rendere molto infelici. Dipenderà da quanto siamo in grado di usare gli strumenti finora elencati.
10) Amare incondizionatamente
La felicità è essere nell’Amore, aver trovato dentro di sé quella sorgente di vita, di gioia che vada al di là di ciò che accade fuori da sé. Questo non vuol dire che non ci sia sofferenza o conflitti o frustrazione, può capitare. Si accettano però come episodi facenti parte della vita, che sono lì per un motivo, per farci conoscere qualche altra cosa di noi stessi, qualcosa che ancora non è in armonia o che ancora non abbiamo visto di noi stessi. A volte ci sono circostanze molto dure, e imparare a mantenere uno stato di Amore interiore ne facilita l’accettazione. Amare incondizionatamente non vuol dire, di nuovo, acconsentire a ciò che non va bene per noi, al contrario, sviluppa l’amore per se stessi e per tutto ciò che è, allontanando senza rimorsi o rancori quello che in quel momento non è buono per noi.
Ogni passo qui elencato per raggiungere la felicità, indica un passaggio evolutivo che richiede lavoro su di sé, pazienza e tempo. Rimuovere gli schemi mentali che portano infelicità, quelli che abbiamo creato lungo la nostra vita, non è una cosa semplice, c’è bisogno di volontà e coraggio. Ma di una cosa soprattutto. Voler essere felici.